"L'Amore è Forza della Scienza, è frutto della Fede" – Sant'Agostino

Oggi spiegheremo come semplificare il nostro Nautilus File Manager in ubuntu attraverso Nautilus Elementary. Come prima cosa installiamo il pacchetto dal repository:

sudo add-apt-repository ppa:am-monkeyd/nautilus-elementary-ppa
sudo apt-get update && sudo apt-get upgrade

Riavviamo e avremo un risultato simile a questo:

L’interfaccia è stata semplificata, in particolare la barra degli strumenti i cui pulsanti sono stati posizionati tutti su un’unica toolbar. Buon divertimento 😉

Salve ragazzi! Avete mai desiderato di dare un aspetto un tantino più gradevole alla schermata per la scelta del sistema operativo? Oggi è possibile attraverso Burg Manager, un piccolo programma  che vi permette di dare una rinfrescata al vostro boot assegnando un tema grafico e altri piccoli particolare che mostreremo subito. Per prima cosa installiamo il pacchetto. Apriamo il terminare e modifichiamo il nostro repository in modo da avere il pacchetto sempre aggiornato:

echo deb http://www.sourceslist.eu/repo/ubuntu lucid main non-free | sudo tee -a /etc/apt/sources.list

Inserite la chiave pubblica per autenticare il tutto:

sudo gpg --keyserver hkp://pgp.mit.edu --recv-keys FA088BA5 && sudo gpg --armor --export FA088BA5 | sudo apt-key add ->

Aggiorniamo e installiamo:

sudo apt-get update && sudo apt-get install burg-manager

Il programma è disponibile nel menu Applicazioni > Strumenti di Sistema > Burg-Manager.

Avviate il programma e come prima cosa clicchiamo sul pulsante burg-install e attendiamo il completamento dell’installazione, acconsentendo ai vari passaggi che ci vengono presentati.



Successivamente, spostiamoci nella scheda Installazione Temi e facciamo doppio click sul tema che più ci piace per installarlo. Di seguito, apriamo la scheda Parametri > Parametri di Base e impostiamo la risoluzione al massimo e applichiamo le modifiche cliccando su Cambia Risoluzione.  Ritorniamo nella scheda burg-installer e clicchiamo su Burg-Emu per testare il tutto (Premendo il tasto T sulla tastiera apparirà l’elenco dei nostri temi. Da qui potremo scegliere quello che più ci piace).

Abbiamo terminato. Riavviamo per verificare il risultato. Alla prossima! 🙂

Carissimi! Vi elenco brevemente una lista di software per il vostro desktop Windows e Linux interamente Freeware e Open-Source classificati in base a diverse categoria con delle brevi descrizioni. Spero possano esservi utili.

APPLICATIVI D’UFFICIO

OpenOffice.Org

http://www.openoffice.org/

La suite d’ufficio completamente gratuita e open-source disponibili per gli ambienti Windows , Linux e Mac che si presenta come alternativa all’ormai consolidato colosso di casa Microsoft, Office.

E’ composta da vari programmi quali eboratore testi (OO Writer), foglio di calcolo (OO Calc), presentazioni (OO Impress), database (OO Base), disegno (OO Draw), formule (OO Formula). L’applicativo può anche essere potenziato grazie ad una serie di Estensioni ottenibili a questo indirizzo. Buon divertimento.

LibreOffice 3

http://www.documentfoundation.org/

I vecchi programmatori di OpenOffice, dopo il passaggio del progetto da Sun (ormai acquistata) ad Oracle, temendo un cambio nella politica di distribuzione della suite open-source hanno deciso di dare vita ad una nuova suite per l’ufficio attualmente ancora in fase di sviluppo (al momento in Beta 2).

LibreOffice è una suite di produttività che è compatibile con le altre principali suite per ufficio, e disponibile su una varietà di piattaforme.Si tratta di software libero e quindi libero di scaricare, utilizzare e distribuire. (The Document Foundation)”.

Lotus Symphony

symphony.lotus.com/

Suite per l’ufficio realizzata da IBM basata su OpenOffice ed Eclipse, viene rilasciato gratuitamente ma senza codice sorgente. È composto da un elaboratore elettronico, un foglio di calcolo e un creatore di presentazioni.

GRAFICA

Gimp

gimp.linux.it/

Magnifico programma molto simile a PhotoShop, permette il fotoritocco, la composizione e la creazione di qualsiasi tipo di immagine. Disponibile in diverse lingue e per gli ambienti Windows, Linux e Mac.

Scribus

http://www.scribus.net/

Programma per la creazione di pubblicazioni molto simile a Microsoft Publisher. Gratuito e open-source, viene distribuito per diversi ambienti quali Windows, Linux (principalmente) e Mac.

INTERNET

ThunderBird

http://www.mozillaitalia.org/thunderbird/

Mozilla Thunderbird è un client di posta e news reader gratuito, open-source e multi-piattaforma per i principali sistemi operativi correnti tra cui, ma non solo, Windows, Linux e Mac.

Firefox

http://www.mozilla-europe.org/it/firefox/

Firefox è il browser web open-source sviluppato da Mozilla. Firefox è un software multipiattaforma, in grado di funzionare sui sistemi operativi più diffusi (Windows, Linux, Mac OS X).

Chromium

http://www.chromium.org/

Chromium è un web browser open source da cui deriva Google Chrome. (Wikipedia)

eMule/aMule (Linux)

www.emule-project.net/

eMule è uno dei più grandi e affidabili peer-to-peer client di file sharing in tutto il mondo. Grazie alla sua politica di open source molti sviluppatori possono contribuire al progetto, costruendo il network sempre più efficente con ogni uscita.

VIDEO

VLC

http://www.videolan.org/vlc/

VLC media player è un media player libero del progetto VideoLAN. VLC supporta nativamente la maggior parte dei codec audio e video, formati file come DVD, VCD e vari protocolli per lo streaming. VLC è un media player disponibile su un elevato numero di piattaforme; esistono infatti versioni per GNU/Linux, Microsoft Windows, Mac OS X, BeOS, BSD, Pocket PC e Solaris. (Wikipedia).

Salve a tutti ragazzi. Oggi svilupperemo un esempio più complesso rispetto a quello trattato nella lezione precedente. Senza perdere altro tempo in chiacchiere passiamo subito alla pratica. Per prima cosa apriamo SharpDevelop e diamo vita ad una nuova soluzione, facendo clic sul pulsante che appare nella pagina iniziale; subito dopo aver aperto la finestra Nuovo progetto, facciamo click sulla voce C# nel riquadro sinistro ed evidenziamo il modello Applicazione Windows. Infine digitiamo un nome per la nostra futura applicazione e facciamo click su Crea.

Realizziamo un’interfaccia simile a quella riportata nell’immagine. In questo esempio prenderemo in considerazione diversi controlli, ossia CheckBox, GroupBox, TextBox, Button, ProgressBar, TrackBar, ListBox, Label. Di questi controlli toccheremo varie proprietà ed eventi, ovviamente molto elementari per il momento. Come potete notare la nostra finestra è divisa essenzialmente in quattro riquadri (GroupBox) contenenti al loro interno altri controlli. Andando per ordine, partiamo con l’analisi del primo GroupBox intitolato CheckBox, dato che tratteremo alcune proprietà delle CheckBox. Il nostro obiettivo è quello di disabilitare/abilitare, selezionare/deselezionare i tre controlli inseriti attraverso l’utilizzo dei quattro Buttons. Riportiamo ora, in ordine dall’alto verso il basso, il codice dei vari Button, tenendo presente che questo verrà eseguito durante l’evento Click dei Button. Ricordiamo che per inserire automaticamente il codice dell’evento click basta fare doppio click sul controllo button. Come richiamare invece altri eventi sarà spiegato poco dopo.

Button: Abilita tutti.

void Button4Click(object sender, EventArgs e)
{
    checkBox1.Enabled = true;
    checkBox2.Enabled = true;
    checkBox3.Enabled = true;

    //una volta abilitati tutti non c'è motivo per voler tenere ancora attivo il relativo pulsante

    //ha senso invece abilitare il pulsante con la funzione inversa, perciò disabilitiamo il primo e attiviamo il secondo.

    button4.Enabled = false;
    button1.Enabled = true;
}

Button: Disabilita tutti.

void Button1Click(object sender, EventArgs e)
{
    checkBox1.Enabled = false;
    checkBox2.Enabled = false;
    checkBox3.Enabled = false;

    //una volta disabilitati tutti non c'è motivo per voler tenere ancora attivo il relativo pulsante

    //ha senso invece abilitare il pulsante con la funzione inversa, perciò disabilitiamo il primo e attiviamo il secondo.

    button4.Enabled = true;
    button1.Enabled = false;
}

Button: Seleziona tutti.

void Button2Click(object sender, EventArgs e)
{
    checkBox1.Checked = true;
    checkBox2.Checked = true;
    checkBox3.Checked = true;
    //una volta selezionati tutti non c'è motivo per voler tenere ancora attivo il relativo pulsante
    //ha senso invece abilitare il pulsante con la funzione inversa, perciò disabilitiamo il primo e attiviamo il secondo.
    button2.Enabled = false;
    button3.Enabled = true;
}

Button: Deseleziona tutti.

void Button3Click(object sender, EventArgs e)
{
    checkBox1.Checked = false;
    checkBox2.Checked = false;
    checkBox3.Checked = false;
    //una volta deselezionati tutti non c'è motivo per voler tenere ancora attivo il relativo pulsante
    //ha senso invece abilitare il pulsante con la funzione inversa, perciò disabilitiamo il primo e attiviamo il secondo.
    button3.Enabled = false;
    button2.Enabled = true;
}

Passiamo ora al secondo riquadro, TextBox. Come potete osservare è già presente una breve descrizione nel GroupBox che spiega in parole spicciole sua la finalità. In questa parte tratteremo tre nuovi eventi: TextChanged, Enter, Leave. Il primo si verifica nel momento in cui il valore della proprietà Text cambia, in altre parole quando il contenuto della TextBox cambia; il secondo si verifica quando il controllo riceve lo stato attivo (Focus, per intenderci, quando fate click sullo stesso per scriverci dentro); l’ultimo si verifica quando il controllo perde lo stato attivo (per intenderci, quando lasciate la textbox per premere un pulsante, segnare una checkbox o per spostarvi in una textbox diversa).

Come attivare questi eventi: nel riquadro Proprietà (che potete visualizzare premendo F4) potete notare in alto un pulsante Eventi (rappresentato dall’icona del fulmine per capirci); cliccando su di esso potete visionare tutti gli eventi che possono scaturire dal controllo selezionato e, al tempo stesso, visualizzare quelli già attivati e utilizzati nel vostro codice sorgente, questi ultimi vengono indicati con del testo in grassetto.

Cominciamo dall’evento TextChanged. Perchè utilizzare questo evento? Avrete sicuramente notato che accanto alla TextBox è stato posizionato un pulsante (Pulisci) che ha come finalità quella di cancellare tutto il contenuto della TextBox (in termini tecnici cancellare il valore della proprietà Text). Non avrebbe senso avere un pulsante di questo genere attivo se la casella di testo è vuota. Proprio per questo dobbiamo abilitare o disabilitare il pulsante a seconda se il contenuto della TextBox è vuoto o meno, e per farlo bisogna verificare costantemente la modifica del contenuto. Ritornando al riquadro Eventi, facciamo doppio click sull’evento TextChanged, e verremo subito catapultati nella parte Codice. Ecco le istruzioni utili al nostro problema (occhio alle lettere maiuscole e minuscole).

void TextBox1TextChanged(object sender, EventArgs e)
{
    if (textBox1.Text == "") {
            button5.Enabled = false;
    }
    else if (textBox1.Text != "") {
            button5.Enabled = true;
    }
}

Passiamo agli altri due eventi, Enter e Leave. Il nostro obiettivo è scrivere un messaggio in una label nel momento in cui l’utente attiva e rilascia la textbox. Vediamo come fare. Ripetiamo la stessa operazione che abbiamo compiuto per richiamare l’evento TextChanged, facendo questa volta click sull’evento Enter e poi sull’evento Leave.

Ecco il codice:

void TextBox1Enter(object sender, EventArgs e)	
{	
    label1.Text = "Ti sei posizionato sulla prima TextBox.";	
}

void TextBox1Leave(object sender, EventArgs e)	
{	
    label1.Text ="Hai rilasciato la prima TextBox.";	
}

In ultimo ecco il codice del controllo button per cancellare il contenuto della textbox.

void Button5Click(object sender, EventArgs e)	
{	
    textBox1.Text = "";			
    button5.Enabled=false;	
}

Passiamo ora al controllo ListBox. In questo riquadro andremo ad aggiungere, modificare e rimuovere quelli che sono gli elementi che compongono la nostra lista. Per raggiungere il nostro obiettivo posizioniamo quattro controlli Button nel GroupBox con le rispettive etichette Aggiungi, Rimuovi, Pulisci, Ripristina.

Button: Aggiungi. In questo caso inseriremo nella nostra lista il testo contenuto all’interno della textbox.

void Button11Click(object sender, EventArgs e)	
{	
    listBox1.Items.Add (textBox4.Text);	
}

Button: Rimuovi. Si rimuove l’elemento selezionato nella lista.

void Button9Click(object sender, EventArgs e)	
{	
    listBox1.Items.RemoveAt (listBox1.SelectedIndex);	
}

Button. Pulisci. Cancella tutto il contenuto della lista.

void Button8Click(object sender, EventArgs e)	
{	
    listBox1.Items.Clear();	
}

Button. Ripristina. Ripristina il contenuto originale della listbox.

void Button10Click(object sender, EventArgs e)	
{	
    listBox1.Items.Clear();	
    listBox1.Items.Add ("pippo");	
    listBox1.Items.Add ("pluto");	
    listBox1.Items.Add ("paperino");	
    listBox1.Items.Add ("topolino");	
    listBox1.Items.Add ("zio paperone");	
    listBox1.Items.Add ("gastone");	
    listBox1.Items.Add ("qui");	
    listBox1.Items.Add ("quo");	
    listBox1.Items.Add ("qua");
    listBox1.Items.Add ("gaia");	
    listBox1.Items.Add ("get");	
}

Nell’ultima parte tratteremo l’utilizzo della ProgressBar e della TrackBar. Il nostro obiettivo è quello di aggiornare in maniera istantanea il valore della ProgressBar attraverso la TrackBar, utilizzando l’evento Scroll. Quindi richiamiamo l’evento Scroll della TrackBar e inseriamo questo codice.

void TrackBar1Scroll(object sender, EventArgs e)
{
    //il valore della progressbar viene espresso in centesimi, dunque è necessario fare una piccola conversione per avere il risultato desiderato.
    progressBar1.Value=trackBar1.Value * 10;	
}

Ecco qui terminata la seconda parte della nostra miniguida su C#. Spero di aver dato qualche piccolo aiuto a tutti coloro che si apprestano ad imparare questo potente linguaggio. Cliccate qui per scaricare questo esempio. Per visionare lo stesso esempio realizzato in MonoDevelop su Ubuntu fare il click su questo indirizzo. Alla prossima 😉

SharpDevelop è un IDE gratuito ed open-source sviluppato per creare progetti C#, VB.NET e Boo sul Framework .NET di Microsoft

E’ possibile scaricare le sorgenti a questo indirizzo e il file di installazione a quest’altro indirizzo.

Installiamo e avviamo SharpDevelop. Iniziamo una nuova applicazione Windows con C# come mostra la figura qui in basso. Digitiamo il nome della nostra applicazione (nel nostro caso Esempio 1).

Come potete vedere, nella nostra finestra è possibile visualizzare sia la parte grafica della finestra (seziona Disegna) che il relativo codice sorgente (sezione Sorgente). Per cominciare inseriamo un pulsante nella nostra Form e digitiamo come etichetta per il nostro button “La mia applicazione C#” (o un testo che preferiamo) modificando la relativa proprietà Text. Facciamo il doppio click sul pulsante e passiamo alla parte codice. Il nostro obiettivo è far apparire un messaggio una volta fatto clic sul pulsante. A seguito del doppio clic sul button, entrando nella sezione sorgente SharpDevelop genera in automatico il codice per l’evento clic del nostro pulsante.

Inseriamo ora l’istruzione per far visualizzare la finestra messaggio.

void Button1Click (object sender, EventArgs e)
{
   // con questa istruzione apparirà un messaggio!
   MessageBox.Show ("Questa è la mia prima applicazione C#", "Messaggio" , MessageBoxButton.OK, MessageBoxIcon.Information);
}

Se vi interessa visualizzare lo stesso esempio realizzato con MonoDevelop in ambiente Ubuntu cliccare qui.

Da video a .mp3

Salve a tutti ragazzi! Avete mai pensato che può essere necessario estrarre da un video di YouTube la relativa traccia audio? Esiste in rete un piccolo strumento capace di realizzare tutto questo in pochi minuti: Video2mp3. Non dovete far altro che copiare l’URL del vostro video, copiarlo nell’apposita casella e cliccare converti, e il gioco è fatto! 😀 Divertitevi!

Eccoci qui! L’ultima volta avevamo spiegato come creare una macchina virtuale con su installato Windows XP all’interno della nostra Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat.

Oggi spiegheremo invece come creare una cartella condivisa tra i due sistemi: Ubuntu e Windows XP.

Partiamo da Ubuntu. La prima cosa da fare creare una cartella all’interno della nostra “Home”; a questo proposito vi consiglio di creare le vostre cartelle condivise nella Home Folder perché questa non richiede particolare privilegi di amministrazione e il suo contenuto è quindi facilmente modificabile anche da Windows. Questo non accade per altre cartelle come “media”, “usr”, “fonts”, “opt”, ecc.

Per creare la cartella apriamo prima la nostra Home attraverso il seguente percorso: Risorse > fabrylinux (il nome del vostro account) e successivamente andiamo su File > Crea cartella. Possiamo chiamarla come vogliamo, nel nostro caso “Cartella Condivisa“.

Ora è necessario modificare le proprietà della cartella appena creata, impostandola appunto come cartella “Condivisa”. Le immagini spiegano i semplici passaggi da compiere. Facciamo un solo click sulla nostra cartella e apriamo la finestra proprietà.

…spostiamoci nella scheda Condivisione e spuntiamo le due caselle, Condividere questa cartella, Permettere ad altri di creare… infine premere Crea Condivisione e Aggiungere i permessi automaticamente.

Come potete notare la nostra cartella condivisa è stata segnata con un’icona particolare; ciò significa che la cartella è ora messa in condivisione e tutti possono modificarla.

Apriamo ora VirtualBox, clicchiamo con il pulsante destro del mouse sulla nostra macchina virtuale e scegliamo Impostazioni. Spostiamoci sulla voce Cartelle condivise e clicchiamo sul pulsante a destra per aggiungere la nostra cartella.

Nella prima casella inseriamo il percorso della nostra cartella condivisa; nel nostro caso è /home/fabrylinux/cartella condivisa. Subito dopo inseriamo il nome della cartella senza gli spazi bianchi. Infine clicchiamo su OK.

Ora spostiamoci su Windows. Avviamo la macchina virtuale. Una volta entrati in Windows andiamo su Risorse del Computer, e inseriamo nella barra degli indirizzi \\vboxsvr e avremo la seguente schermata. Fate click col tasto destro del mouse sull’icona \\VBOXSVR\CartellaCondivisa e create un collegamento sul desktop. Rinominate il link appena creato con “Cartella Condivisa”.

Prima di concludere vi lascio un link che vi potrà essere utile qualora decideste di installare un sistema operativo diverso da XP.

Ora avete una cartella condivisa su entrami i sistemi operati.Buon Divertimento ;).

 

Salve a tutti! Oggi spiegheremo con semplici passi come installare il sistema operativo di casa Microsoft, Windows XP sulla nostra Ubuntu 10.10. Prima di procedere diamo una breve spiegazione su cosa sia VirtualBox. Questo “piccolo”, in parole molto povere, strumento riproduce sul proprio sistema in maniera virtuale un vero e proprio computer con il suo sistema operativo. La macchina/box virtuale emula un un vero e proprio computer sul proprio sistema i cui dati risiedono su un file particolare con estensione .VDI (Virtual Disk Images).

Lasciamo la teoria e dedichiamoci ora alla pratica. Siamo sempre nel nostro sistema Ubuntu Linux e come prima cosa scarichiamo il pacchetto di installazione per la nostra versione (nel nostro esempio prendiamo la versione 10.10 Maverick Meerkat) a questo indirizzo.

Una volta scaricato e installato, accertiamoci di avere una RAM di almeno un 1GB e il CD-ROM di installazione di Windows XP. Sarà possibile avviarle VirutalBox aprendo il menu Applicazioni > Strumenti di Sistema. Avremo questa schermata…

La prima cosa da fare ora è creare una nuova macchina virtuale. Ecco come fare:

1. Facciamo clik sul pulsante Nuova e subito dopo clicchiamo su avanti.

2. Successivamente digitiamo un nome per la nostra macchina, ad esempio Windows XP, e clicchiamo su avanti.

3. In seguito specifichiamo la quantità di Memoria RAM da destinare alla nostra macchina. Penso che 512/1000 GB MB siano sufficienti.

4. Ora dobbiamo creare un nuovo Hard Disk virtuale dove andare a piazzare il nostro Windows Xp. Clicchiamo su Avanti e scegliamo come Tipo di Archiviazione, Archiviazione a dimensione fissa.

5. Specificare la dimensione del proprio disco. Per chi non ha grandi pretese, penso che 15/20 GB possono bastare.

6. Attendiamo il completamento della procedura e clicchiamo su Fine.

Al termine troveremo nel riquadro a sinistra della finestra principale di VirtualBox la nostra nuova macchina virtuale.

Prima di avviare la macchina virtuale, assicuriamoci di aver inserito il CD-ROM di installazione di Windows Xp nel lettore. Ora selezioniamo la nostra macchina nell’elenco sulla sinistra e clicchiamo sul pulsante Avvia.

Partirà l’installazione di Windows XP. Terminata l’installazione vi troverete all’avvio davanti a schermate come quelle che seguono.

Ora non ci resta che installare i VirtualBox Guest Additions, facendo clic sul relativo comando da menu Dispositivi, selezionando Dispositivi CD/DVD > VBoxGuestAdditions.ISO. Questo servirà al vostro Windows XP per avere tutti i driver delle periferiche a dispozione così da renderle funzionanti.

A questo punto noterete andando in Risorse del Computer, che l’icona del dispositivo CD/DVD è diventata quella di VirtualBox. Cliccateci e subito apparirà questa schermata. Seguite i vari passaggi e completate l’installazione.

Durante l’installazione è probabile che appaia una schermata di questo tipo. Non vi allarmate. Cliccate su continua e terminate l’installazione.

Terminata l’installazione riavviate il computer premendo sul pulsante Finish.

Ora il vostro sistema operativo virtuale è completo e pronto per essere usato. Per avviare nuovamente la macchina seguire il solito percorso da Ubuntu: Applicazioni > Strumenti di sistema > Oracle VM VirtualBox. Successivamente cliccare sulla macchina con Windows XP e fare clic sul pulsante Avvia, e il gioco è fatto!

Alla prossima!

In questo post vedremo come installare con semplici passaggi la nuova distribuzione linux, Ubuntu 10.10 Marverick Meerkat. La guida oltre a spiegare nel dettaglio quelle che sono le fasi per l’installazione del sistema operativo open-source, vuole dare anche un aiuto in più a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo Linux e all’open source.

1. Che cos’è Ubuntu?
Ubuntu è un sistema operativo open-source basato sul kernel di linux e si pone, possiamo dire, come alternativa gratuita all’ormai consolidato sistema operativo proprietario Microsoft Windows. Ubuntu si presenta come un sistema molto semplice, ricco di programmi gratuiti subito disponibili per l’utente. Questo piccolo particolare sarà analizzato più avanti.

2. Download
Come prima cosa colleghiamoci al Sito Ufficiale di Ubuntu dove è possibile visionare le ultime novità del sistema operativo. Il file di immagine del sistema in formato .ISO  possibile scaricarlo cliccando QUI, cliccate sul pulsante Download e aspettate con pazienza che il file venga scaricato completamente. Ricordiamo che esistono diverse versioni di ubuntu che si differenziano in base alla caratteristiche del vostro computer; per predefinito scarichiamo il sistema operativo per computer a 32bit.

3. Creazione del disco di installazione
Una volta terminato il download procuratevi un bel CD-ROM (personalmente consiglio un CD-RW, un cd riscrivibile perché le versioni di linux si aggiornano ogni sei mesi e con un supporto riscrivibile possiamo avere sempre a disposizione su un memoria la nostra Ubuntu aggiornata).
Se  avete già a disposizione un programma di masterizzazione (Nero, Clone CD, Roxio Creator, ecc.ecc.) non c’è problema, altrimenti potete scaricarne uno gratuito da internet a questo indirizzo. Se non sapete come masterizzare il file di immagine visionate la guida a questo indirizzo.

4. Avviamo l’installazione di ubuntu

Una volta masterizzato il file di immagine siamo pronti per installarlo sulla nostra macchina. Prima di tutto assicuriamoci di avere questi requisiti minimi:

  • Processore 300 MHz x86;
  • 64 MiB di RAM;
  • Almeno 4 GiB di spazio libero su disco per un’installazione completa e per la partizione di swap;
  • Scheda grafica VGA con una risoluzione minima pari a 640×480;
  • Lettore CD-ROM;

Di seguito riportiamo i riquisiti minimi raccomandati per avere una buon funzionamento del sistema.

  • Processore 700 MHz x86;
  • 384 MiB di RAM;
  • 8 GiB di spazio libero su disco;
  • Scheda grafica con una risoluzione minima pari a 1024×768;
  • Scheda audio;
  • Connessione Internet;

Usa volta controllate le caratteristiche del nostro pc, inseriamo il CD di Ubuntu nel lettore e riavviamo il sistema. Apparirà la schermata che vedete in Figura 1. Successivamente scegliete la lingua e cliccate su Installa Ubuntu.

Nel passo successivo di figura 2, ubuntu vi elenca i requisiti che il computer dovrà avere per garantire un risultato ottimale.
Segnate i due riquadri (Scaricare gli aggiornamenti durante l’installazione, Installare software di terze parti).
Proseguite cliccando sul pulsante Avanti.

Se sul vostro disco è già presente un sistema operativo (Windows XP, Vista, 7) è necessario stabili quanto spazio destinare ad Ubuntu. Per farlo, la procedura di installazione vi consente di specificare in modo molto semplice la quantità da destinare all’uno e all’altro sistema: fate clic sulla sullo spazio grigio che divide i due riquadri (per intenderci, quello punteggiato) e trascinate il cursore a sinistra o a destra; in questo modo, a seconda della direzione andrete ad aumentare lo spazio nel disco per Ubuntu e a diminuirlo a Windows, o viceversa. Per quanto mi riguarda, a meno che voi non abbiate un’altra preferenza, 30 GB possono bastare.
Successivamente, fate il clic su Installa Ora.

Come noterete dal riquadro grigio in fondo alla vostra finestra, l’installazione è già partita, tuttavia vanno definite ancora semplici cosine 🙂 .

In automatico Ubuntu imposterà la località su Roma, non fate nulla. Proseguita cliccando su Avanti.

Se non avete una preferenze sulla configurazione della vostra tastiera, cliccate su Avanti.

Ora inserite il nome del vostro Account. Inserite la password e cliccate su Avanti.

Ora non resta che far terminare l’installazione.

Terminata l’installazione, riavviate il computer ed rimuovete il cd-rom dal lettore.

Al riavvio avrete una schermata simile a questa. Per predefinito il sistema operativo principale sarà Ubuntu Linux. Premete enter o aspettate qualche secondo e il nostro nuovo sistema operativo partirà.

Apparirà in seguito questa schermata. Cliccate sul vostro account, qualora non fosse già selezionato, digitate la relativa password e preparatevi ad utilizzare la vostra nuova Ubuntu 10.10. 🙂 Buon Divertimento!